«Deve vergognarsi chi usa il tema dell’immigrazione per fare campagna elettorale. Una delibera di giunta del 13 dicembre 2008 disciplina in modo chiaro e preciso l’uso della sala consiliare e mette a disposizione altri luoghi adeguati per svolgere incontri, convegni e riunioni non organizzati o patrocinati dal Comune, come l’ex sala capitolare degli Agsotiniani di San Marco e la biblioteca “Vincenzo Cardarelli”». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, rispondendo ai consiglieri di opposizione Leoncelli, Serafini e Maneschi. «Il problema non si affronta alzando barricate e fomentando la paura tra i cittadini. – prosegue – L’adesione allo SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati , consente di redistribuire gli immigrati in piccoli gruppi di poche unità, in ambienti controllati, e di non creare un clima di tensione sociale permanente nella comunità. In altre parole, in questo modo evitiamo la creazione di tendopoli o assembramenti di centinaia di persone, che sì sarebbero devastanti per la nostra città. Il problema esiste e non ci giriamo dall’altra parte, facendo finta che non succeda nulla. Ci accusano di “buonismo”. È forse buonismo, tentare di affrontare con i mezzi legislativi a disposizione la questione, confrontandoci con le autorità preposte, perché si possano accogliere piccoli gruppi di persone senza creare allarmismi? Allora dovremmo rigirare la questione, accusando i consiglieri di “razzismo”? Non scendiamo a queste bassezze. Chiudiamo solo dicendo che esiste un regolamento approvato 8 anni fa, da rispettare, e che l’Amministrazione mette a disposizione spazi adeguati dove riunirsi».

 

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