“Ennesima storia di ordinaria follia nella gestione della “cosa pubblica” dove l’ideologia e la cassa vengono prima del buon senso, ed a farne le spese sempre e comunque il Cittadino.

Andiamo con ordine: una coppia di anziani signori, con i sacrifici di una vita, acquista un immobile a Civitavecchia per garantirsi un piccolo affitto che possa integrare una ben misera pensione.

Si presenta alla coppia un giovane padre di famiglia in difficoltà che rischia di finire in mezzo ad una strada, il quale chiede di poter affittare per un breve periodo l’appartamento in modo da poterci ospitare la sua famiglia ed i suoi bambini ed avere il tempo materiale di trovare una sistemazione definitiva.

Scaduto il tempo concordato, però, l’affittuario che non aveva trovato sistemazione decide di restare nella casa dei due anziani senza pagare più nemmeno l’affitto.

Fin qui abbiamo una purtroppo ordinaria storia di emergenza abitativa, come centinaia di altre. Da qui in poi l’assurdo.

La coppia di anziani si rivolge ad un legale per ottenere dal giudice la liberazione dell’alloggio, e chiede ai vari gestori di mandare le bollette all’inquilino o di distaccare le utenze, non essendo ovviamente disposti a pagare per i consumi di un’altra famiglia.

Mentre i vari gestori del gas, della luce, del telefono, eccetera eccetera prendono atto della situazione, il servizio idrico risponde che non può effettuare la voltura senza l’accordo del nuovo inquilino e che non può effettuare il distacco perché l’appartamento è occupato. Risultato? il Comune di Civitavecchia, pur avendo regolarmente concesso la residenza all’inquilino, di fatto impone all’anziana coppia di pagare le bollette per lui.

Ovviamente sulla vicenda interverrà il nostro staff legale e vedremo cosa ne dirà il Giudice ma riteniamo che il Comune in primis debba intervenire per intestare l’acqua a chi effettivamente la consuma, per poi, dopo aver verificato per il tramite dei servizi sociali il reale stato di necessità di quest’ultimo, farsene carico.

Per come l’avevamo capito noi il concetto dell’acqua pubblica, infatti, era che, essendo un diritto universale, quando un Cittadino non può sostenere il costo della bolletta, della stessa deve farsene carico la collettività (e quindi il Comune) e non un altro Cittadino.

Abbiamo capito male noi o a Civitavecchia l’Acqua deve essere pubblica (e già non lo è) perché così dice il programma dei 5 stelle, basta però che qualcuno, uno qualsiasi, paghi sempre la bolletta anche se non è la sua, perché i soldi non ci sono?”.

Lo ha reso noto lo Sportello  Consumatori Civitavecchia.

 

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