Sulla questione delle “restituzioni” il Movimento 5 stelle decide di non rispondere.
Chiaramente, se già a livello nazionale la cosiddetta “rimborsopoli” si è tramutata in un terremoto per la credibilità del M5s, a
Civitavecchia si è trasformata nell’ennesimo atto di accusa nei confronti della classe dirigente di un partito che, tra Parlamento,
Regione e Comune, ha ottenuto poltrone e restituito zero ai cittadini.
Nel caso in questione, non si tratterebbe neanche di rimborsi mancati: Marta Grande non è al centro delle polemiche per aver, come suoi colleghi, effettuato bonifici per stamparli e mostrarli sui social network e solo dopo annullarli. Bensì, per aver preso in affitto locali piuttosto costosi per la sua attività parlamentare a Roma, peraltro non così lontano da Civitavecchia da dover giustificare una locazione (e locazione da 2200 euro al mese…). Ma alle rimostranze della candidata del Pd Emma Fattorini è stato il candidato allo stesso collegio uninominale, il fedelissimo del sindaco avvocato Mastrandrea, a rispondere: “Sono disposto ad un confronto con la Senatrice Fattorini quando pubblicherà le rendicontazioni dei Parlamentari del suo schieramento e quando dimostrerà quanti soldi ha restituito o ha messo a disposizione della collettività in questi anni come fa il M5S, finanziando le piccole imprese con donazioni volontarie. Fino a quel momento però, spero in un dignitoso silenzio sull’argomento e auspico
che si inizi a parlare di politica, di programmi e di soluzioni reali. Non voglio scendere sul piano personale, ma vorrei chiedere
allo staff politico PD se intende ancora basare la propria campagna su attacchi unicamente diretti a me ed al M5S, dimenticando
del tutto lo schieramento di Centro Destra, o se questa tattica fa parte di una intesa politica con il Centro Destra stesso”. E poi
tira fuori questioni parlamentari sui voti per la decadenza di Minzolini e Lotti, come se c’entrassero qualcosa con le finte  donazioni del M5s. Forza Italia, dalla decadenza dal mandato di parlamentare per una condanna per peculato con sentenza
passata in giudicato. Il 15 marzo 2017, il giorno prima, il Ministro Dem Lotti venne salvato dal Centro Destra dalla mozione
di sfiducia, facendo cadere il quorum. Do ut des. Non portate le vostre intese sul nostro territorio, per favore”. Insomma, come sempre se qualcuno li chiama in causa per loro colpe i “grillini” (ormai abbandonati pure da Grillo) rispondo con i soliti slogan buoni solo per i propri “tifosi” social network, senza minimamente entrare nel merito.
Che poi, alla Grande nessuno chiederebbe rimborsi o ragione delle sue spese, se avesse prodotto qualcosa per il suo territorio. Ma Mastrandrea il problema non se lo pone proprio. Si vede che è, appunto, un fedelissimo di Antonio Cozzolino…

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