“La cosiddetta “rottamazione” dei tributi, tasse, rendite patrimoniali locali ecc. poteva essere fatta oppure no, ma una volta deciso positivamente, sarebbe dovuta diventare una opportunità sia per il comune che per i cittadini.
Purtroppo non è stato così, a differenza di quella di Equitalia (nazionale), nella quale si potevano rottamare (ovvero pagare la sola imposta senza maggiorazione, sovrattasse, interessi ecc.),  tutti i debiti iscritti a ruolo dal  2000 a dicembre 2016, senza nessuna ulteriore spesa, in quella locale potevano essere rottamati  solo debiti su cui pendeva l’ ingiunzione e con versamento in aggiunta di euro 36,03 più successivi oneri postali che in taluni casi erano simili all’agevolazione.
Ancora peggio per quanto riguarda la comunicazione,  ai cittadini il cui rendiconto scritto, doveva pervenire entro il 15 aprile, che  invece risulta compilato il 19 aprile e, in molti casi, arrivato ai contribuenti in data posteriore alla scadenza, prima fissata per il 2 maggio e poi spostata al 15 dello stesso mese.
Per quanto riguarda invece, le richieste di notizie, mentre era chiaro l’impegno e le capacità dei dipendenti comunali nel dare risposte circa il debito, altrettanto era chiaro come non fossero stati debitamente informati e coinvolti.
Altre difficoltà sono emerse negli uffici di Poste Tributi, aperti al pubblico solo su appuntamento, ma poco efficaci  in una precisa informazione e che meritano un discorso a parte per capire quale è oggi la loro effettiva competenza. Altro negatività  nelle more dell’informazione carente,  il dover parlare per  definire telefonicamente le modalità,  con un contact-center con sede in Torino.
Alla luce dei predetti fatti, chiediamo all’ Assessore alle Finanze di accertare quanto da noi esposto,   le eventuali responsabilità,  e comunque di mettere in atto tutte le procedure per dare la massima trasparenza sull’intero settore di riscossione.
Nell’interesse generale, rinnoviamo la richiesta di cambiare  scadenza e modalità affinché diventi una vera  definizione agevolata”.

Lo ha comunicato il direttivo di  CIVITAVECCHIA C’è.

 

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