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“Il sindacato autonomo Assotutela ha deciso di indire lo stato di agitazione dei lavoratori – iscritti al nostro sindacato – operanti nel servizio di vigilanza armata e portierato nelle sedi Atac, a causa dei reiterati mancati pagamenti da parte della municipalizzata, società in house di Roma Capitale. Ci preme evidenziare, infatti, la grave e difficile situazione economico-finanziaria, in cui sono venuti a trovarsi le aziende impegnate in Ati e in subappalto nella fornitura del servizio di vigilanza armata e portierato presso i siti aperti al pubblico del trasporto metropolitano e di superficie del Comune di Roma per effetto del (mancato) pagamento dei corrispettivi contrattualmente previsti da parte di Atac, che oggi ammonterebbero a 13 milioni di euro già scaduti. Purtroppo, a seguito delle varie promesse di pagamento, per lo più disattese, ad oggi l’esposizione creditoria e la conseguente situazione economico-finanziaria delle società impegnate nell’appalto non risulta essere più sostenibile con il serio rischio di non poter pagare, almeno per intero, lo stipendio dei lavoratori. Una ipotesi deleteria, terribile, che avrebbe pesanti conseguente occupazionali e, al contempo, di ordine pubblico, non venendo più garantito un servizio di sicurezza, vitale per la cittadinanza e per la Capitale d’Italia. Una ipotesi oggi più che mai concreta a causa della inefficienza amministrativa del Comune di Roma e di Atac. Per questa ragione, difenderemo e tuteleremo i diritti dei lavoratori in ogni sede a nostra disposizione: già domattina presenteremo una denuncia-querela alla procura di Roma su questa delicata vicenda”. Così, in una nota, il segretario nazionale del sindacato autonomo Assotutela, Michel Emi Maritato, e il vicesegretario nazionale, Mauro Carfagna.

 

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