“In questi giorni ho cercato di evitare ogni tipo di polemica fine a se stessa.

Una polemica che mi ha chiamata in causa facendo della mia persona e dei miei comportamenti uno scomodo obiettivo da colpire per renderlo innocuo.

Ma ora basta. Credo sia arrivato il momento di chiarire alcune cose e, in particolare, alcuni fatti che recentemente hanno evidenziato una triste e decadente concezione delle Istituzioni Pubbliche, di chi le rappresenta e di quali devono essere i loro doveri ed i loro diritti.

Persone elette democraticamente che debbono sempre ed innanzitutto rispondere alla Città ed ai suoi abitanti.

Trasparenza e partecipazione diretta del cittadino unico e solo azionista dell’Ente pubblico Comune.

Questi i principi che hanno sempre caratterizzato la mia esperienza politica, per quanto breve. E ancora di più la carica istituzionale che ricopro: quella di Presidente del Consiglio Comunale.

Ho fatto conoscere sempre il mio pensiero.

Non ho condiviso certe decisioni perché nettamente contrarie alle richieste ed agli interessi della stragrande maggioranza dei cittadini.

Ho cercato di interpretare al meglio il mio ruolo, al di sopra delle parti, rispettando e garantendo tutti i componenti del consiglio, sia di maggioranza che di opposizione.

Mi si accusa di accordi sotto banco, di braccio di ferro con il Sindaco, accuse tali da screditare nella maniera più becera il mio incarico e la mia persona. Io sto solo facendo esclusivamente il mio dovere nel rispetto del mio mandato elettorale.

L’ultima cosa che desidero in questo momento è che le mie iniziative possano apparire come azioni di guerra. In realtà sto solo cercando di tutelare la città, il massimo organo di rappresentanza dei cittadini e il ruolo istituzionale che rivesto pro tempore.

A questo non ci sto e non ci starò mai!

Come non ci sto a qualsiasi illegale ed inopportuno divieto di accesso agli uffici di una società partecipata al 100 x 100 dal Comune per visionare gli atti.

Con me ci doveva essere anche un rappresentante della maggioranza che ha preferito declinare l’invito.

Della visita all’HCS avevo, come d’obbligo, informato i capigruppo; non un colpo di scena ma un adempimento di un sacrosanto dovere.

Si è verificato però un fatto deprecabile: si è negato l’accesso a rappresentanti delle Istituzioni, che rivestono anche il ruolo di pubblici ufficiali.

Tutto questo non può essere tollerato ed a giustificazione non possono essere chiamati in causa particolari iter burocratici.

Da qui una deplorevole battaglia politica sfociata in disputa legale dove protagonista al negativo è il liquidatore della società HCS, un privato incaricato ad hoc dal Sindaco.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella di mortificare il ruolo dei consiglieri comunali, questo per me è inaccettabile.

Leggo sui notiziari che qualcuno starebbe pianificando la sfiducia nei miei confronti. Fermo restando che una simile iniziativa, qualora queste indiscrezioni fossero vere, sarebbe destinata a fallire, perché non prevista dal nostro regolamento, costringeremmo la città ad assistere allo stesso triste spettacolo dei vecchi teatrini della politica.

Nel frattempo continuerò con maggior forza e determinazione l’espletamento del mio mandato, ignorando attacchi personali e concentrandomi esclusivamente sulle istanze dei cittadini.

E sono i cittadini, che mi scrivono e mi fermano per strada esprimendo parole di stima e di sostegno, che voglio ringraziare pubblicamente.

Trasparenza e partecipazione saranno sempre il mio fine ultimo. Mi sono candidata per questo e per questo sono stata eletta democraticamente. Ed affinché questo si realizzi nella sua totalità continuerò a battermi e ad operare sempre nel pieno rispetto delle leggi e, soprattutto con un ruolo super partes”.

Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Alessandra Riccetti.

 

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