Il commissario straordinario Mario Venanzi: «Situazione economica difficilissima. I debiti fatti quasi interamente tra il 2008 e il 2014».

“La gestione commissariale dell’Università Agraria di Tarquinia sta affrontando, tra le varie evenienze, la difficilissima situazione di bilancio dell’Ente. Già a inizio dell’esercizio finanziario 2017, prima del commissariamento si registrava un deficit di cassa dell’importo di 314.474 euro, considerato quest’ultimo un pessimo indicatore finanziario. Attualmente, insieme al Collegio dei Revisori che è stato da poco rinnovato, si sta procedendo ad affrontare le problematiche riferite alla verifica degli equilibri di bilancio e alla conseguente ricognizione dei debiti fuori bilancio e delle passività potenziali.
La lunga e difficile istruttoria della deliberazione di verifica degli equilibri di bilancio ha fatto emergere, tra passività potenziali e debiti fuori bilancio, obbligazioni inerenti esercizi pregressi derivanti da conferimenti di incarichi professionali di vario genere per circa 250mila euro, per cui non è stato assunto al tempo, regolare impegno di spesa.
A questi debiti, per cui esiste valida obbligazione giuridica e che risalgono quasi interamente al periodo tra il 2008 e il 2014, occorre trovare idonea copertura finanziaria. L’entità della somma, in presenza di un bilancio dagli importi modesti e risorse limitate, costituisce una vera e propria ulteriore”mazzata” sulla già precaria e difficile situazione finanziaria dell’Università Agraria di Tarquinia”.
Lo ha reso noto il commissario straordinario dell’Università Agraria di Tarquinia
Dr. Mario Venanzi

 

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