valle mignone

Il 7 Dicembre 2017, la sezione “Etruria” della Associazione Nazionale Italia Nostra Onlus organizza la presentazione di un progetto integrato di tutela, valorizzazione e gestione di un territorio unico, quello di un ecomuseo della Valle del Mignone e della Farnesiana, già ricco di beni archeologici, culturali e naturali che la comunità residente custodisce immutato da sempre e di cui ha deciso di prendersi cura e carico per il suo mantenimento e soprattutto per il suo sviluppo ecosostenibile.

Un progetto territoriale finalizzato quindi non solo alla conservazione dei beni naturalistici – culturali ma anche e soprattutto alla valorizzazione economica sostenibile di un’area unica nel suo genere. Un Ecomuseo moderno come nuovo esempio di gestione e tutela virtuosa dal basso.

Lo scopo della presentazione è appunto quello di portare alla attenzione di una più vasta platea le bellezze di questo territorio e di tutelarlo in tutti i suoi differenti aspetti.

L’incontro prevede alle 17,00 la presentazione con una galleria di immagini e di video sul tema dell’ecomuseo, alle 18.30 la presentazione virtuale delle linee guida ed i passi amministrarivi dell’iter che occorrerà affrontare per la proposta dell’ecomuseo alla Regione, inteso come forma di protezione del territorio maggiormente connotata da una più stretta appartenenza e vicinanza alla comunità con un più diretto coinvolgimento della popolazione.

L’ecomuseo, consente la creazione di un distretto con una rete integrata territoriale di monumenti naturali, luoghi di interesse storico-artistico-archeologico, habitat naturalistici preziosi valorizzati come patrimonio collettivo: in sostanza un patto con cui la collettività si prende cura del proprio territorio.

La zona interessata al progetto del parco, già ricadente in ZPS, non sarà interessata da nuovi vincoli, ma solo da nuove opportunità di sviluppo e di valorizzazione di Tarquinia.

Sono state anche analizzate le possibili opportunità di attività economiche e occupazionali legate all’istituzione di un ecomuseo, dall’agricoltura di pregio, all’allevamento ed all’artigianato nonché alla rete del turismo sostenibile che rappresenta un segmento di economia in forte ascesa nel nostro paese.

In quest’ottica sono stati poi presentati due possibili itinerari che insistono sull’area del parco, che verranno proposti come cammini attrezzati per trekking, cicloturismo ed ippoturismo: la “Via Tarquinese”, che ripercorrerà un antico cammino etrusco che collegava tarquinia a Cerveteri, insieme al “Percorso verde della ex ferrovia Civitavecchia Capranica” già oggetto di una partecipatissima escursione di camminatori nella scorsa primavera.

La proposta di creare un Ecomuseo riguarda la ri-valorizzare delle aree agricole, naturali e archeologiche a tutela del paesaggio. Ciò richiede la necessità di ricercare alternative propositive al consumo di suolo anche attraverso il recupero delle tracce del patrimonio storico-architettonico e archeologico e la ricucitura delle connessioni esistenti.

L’iniziativa parte dalla sezione “Etruria” di Italia Nostra e dal Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia e dal Comitato 100% Farnesiana, che invitano tutti a partecipare e sottoscrivere la lettera di richiesta del riconoscimento ufficiale indirizzata alla Regione Lazio, al Presidente Nicola Zingaretti e all’attenzione dell’assessore alla Cultura e Politiche Giovanili Lidia Ravera, indicato dalla L.R. n. 3, del 11/04/2017 sul “Riconoscimento e valorizzazione degli ecomusei regionali”per l’inserimento nell’elenco degli ecomusei.

 

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