“Finalmente si torna a parlare della cantieristica navale a Civitavecchia, anche se con riferimento ad un progetto che sin dalla sua presentazione era apparso ai più  troppo ambizioso e, comunque, assolutamente sproporzionato rispetto alla realtà locale.

Quello che serve veramente alla nostra città è un complesso cantieristico che possa assistere in maniera adeguata le molte decine di imbarcazioni, più o meno grandi, che gravitano sulle coste del comprensorio e che attendono da anni spazi idonei al posteggio ed alla manutenzione.

Complesso cantieristico che non può trovare la giusta collocazione all’interno dell’area portuale dedicata ai traffici commerciali e croceristici, che hanno necessità di sempre maggioritarie retro-portuali….ecco che allora occorre pensare a siti diversi che non compromettano ulteriori tratti della nostra costa, già gravata da molte servitù.

La migliore soluzione possibile si accompagna alla opportunità della chiusura definitiva della centrale di Torre Sud, con la sua effettiva “conversione” ad altro genere di attività e non ad una ennesima deleteria “ri-conversione”.

Conversione in  un grande cantiere navale, della quale potrebbe farsi carico la stessa società proprietaria del sito e le cui dimensioni garantirebbero certamente un ritorno economico, vista la notevole presenza di imbarcazioni nel circondario e la possibilità di attrazione di un più ampio bacino di utenza.

Il tutto con la prospettiva di evitare qualsiasi ulteriore minaccia alla integrità della parte pregiata della costa più a nord e con la liberazione di spazi importanti per le attività del porto commerciale.

Non resta che augurarsi l’apertura di una riflessione seria sull’argomento nella prospettiva di operare solo per il bene della nostra città”.
Lo ha comunicato l’ Avv. Pietro Messina.

 

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