Far sbarcare le navi Ong ed il loro carico di migranti anche a Civitavecchia. È questa, in sostanza, la proposta del ministero dell’Interno Minniti per ridurre la pressione nei porti della Sicilia. La proposta ha suscitato non poche polemiche, a cominciare dalla stesse Ong che dovrebbero cambiare le rotte ed allontanarsi da quelle dove quotidianamente arrivano le “carrette” del mare, a pochi chilometri dalle coste libiche. Il capogruppo leghista alla Camera, Fedriga ha tuonato contro il governo e l’Ue che invece di bloccare le partenze decide di sparpagliare gli sbarchi a livello nazionale, dato che, proprio l’Unione Europea, decide quali porti chiudere. Gli fa eco il senatore di Forza Italia Gasparri che lancia l’allarme sull’arrivo di migliaia di profughi nelle città del centro Italia, senza che siano le condizioni necessarie per un’accoglienza sicura e regolamentata.

Dall’inizio dell’anno si sono registrati, nei porti del sud Italia: 13.000 arrivi (Augusta), 9.620 (Catania), 7.161 (Pozzallo), 5.799 (Palermo), 5.806 (Reggio Calabria), 5.299 (Vibo Valentia), 5.168 (Lampedusa), 4.742 (Trapani), 3.902 (Messina), 3.224 (Crotone). I minori stranieri non accompagnati, sbarcati, sono circa 10mila.

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