“Finalmente torna la movimentazione dei cereali al porto di Civitavecchia, afferma il segretario locale di Italia dei Valori Massimo Mazzarini, dopo oltre un lustro di assenza, complice la crisi e chiusura dei Molino romani,
e l’abbattimento delle strutture di insilaggio verticale nel porto di Civitavecchia avvenuta nel 2012..

Gli artefici di questa nuova avventura sono la Traiana, società di spedizioni, nella figura di Massimo Mori, da anni esperto conoscitore dei mercati internazionali dei cereali..
Questo primo scarico di grano e mais, vuole essere il primo di una lunga serie, visto che l’asse di rifornimento delle farine per il mercato romano della panificazione si è spostato verso il centro Italia e verso il sud, infatti la Capitale si trova nel paradosso di avere 6 milioni di bocche da sfamare al giorno senza però avere più un impianto molitorio sul proprio territorio, il porto di civitavecchia diventa quindi il centro di un sistema di approvvigionamento per i Molino umbri, toscani e marchigiani.
Ricorda sempre Mazzarini, che nel dopo guerra il cereale, rappresentava il 25% del traffico portuale Cittadino, sarebbe opportuno investire in nuovi silos a a ridosso delle banchine, della capacità di almeno una nave, in modo da rendere più veloce e è agevole lo scarico e il trasporto del cereale”.

Lo ha comunicato Massimo Mazzarini, IDV Civitavecchia.

 

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