A Ciivitavecchia si parla molta dell’avvio del servizio di video sorveglianza, nel lungo Mare e al centro storico della città per controllare fenomeni di vandalismo e accesso alle aree a traffico limitato. Il progetto è indubbiamente buono, però invitiamo le autorità comunali a specificare se trattasi di video sorveglianza o videoregistrazione.
Il confine linguistico è molto sottile, ma nasconde o masche ta un mondo di servizi completamente differente, infatti nella video sorveglianza, i dati acquisiti dalle telecamere giunge in un unica cabina di osservazione con operatori impegnati al controllo delle telecamere, come avviene a Belfast o negli aeroporti, dove sono previsti anche software di analisi posturale per predire l’intento criminale o meno dei passeggeri.
La video registrazione comporta la semplice registrazione per un tempo anche ristretto delle immagini, da utilizzare dalle autorità giudiziarie, nel caso di reati.
La video registrazione può quindi indurre il cittadino, in un falso stato di sicurezza, perché convito di essere soccorso in caso di eventi delittuosi.
Come figura politica, chiediamo insieme a tutta la segreteria, che i filmati vengano distrutti o non utilizzabili nel Casa di “pep”, persone politicamente esposte, per difendere la loro privacy.

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