“Bene ha fatto il sindaco Cozzolino a stigmatizzare l’atteggiamento del governo che si è prepotentemente arrogato il diritto di imporre una scelta politica tanto importante senza minimamente confrontarsi con le istituzioni locali.

La linea italiana rispetto al gravissimo problema dell’immigrazione non ci ha mai convinto ed il fatto che l’Italia sia stata lasciata sola dagli altri paesi della UE non è una scusa sufficiente: gli sbarchi sono – di fatto – il salatissimo prezzo politico che questo governo ha imposto al paese in cambio, di una ” garanzia di sopravvivenza” che oggi è emersa in tutta la sua evidenza, anche alla luce delle dichiarazione dell’ex Ministro degli Esteri Emma Bonino.
Quest’emergenza, nei fatti, è stata accollata unicamente ai nostri cittadini ed ha fruttato, nei fatti, il rafforzamento politico di pochi.
Una equazione, nella sua semplicità, tragicamente reale.

Siamo alla politica di scambio, alla totale assenza di programmazione, a frasi senza senso sorteggiate per tentare, ovviamente invano, di rassicurare un popolo che non li crede più.
Certo, in tutto questo, il prezzo più oneroso chi poteva pagarlo se non i singoli territori?
La minimizzazione degli esponenti del PD ci lascia a dir poco basiti ma i cittadini, anche questa volta, non si lasceranno incantare dalle parole, perché, allo stato dell’arte l’unica verità di cui disponiamo è che Civitavecchia ha subìto una imposizione politicamente intollerabile e frutto dell’ennesima scelta miope di questo governo.

Se anche il nostro territorio avesse avuto i mezzi e le disponibilità per accogliere un numero imprecisato (ma comunque enorme) di migranti, tuttavia si sarebbe per tempo dovuta predisporre una strategia di integrazione, anche a breve termine, rispetto ad un fenomeno di questa portata, perché non abbocchiamo, come del resto non abbiamo mai fatto, al solito, trito ritornello della scelta di emergenza piuttosto che dell’operazione a breve termine.
Confondere le ragioni della solidarietà con un’emergenza frutto di un calcolo personalistico, questa volta, non riuscirà.

Per antonomasia, in Italia, non c’è nulla di più indelebile di ciò che si definisce precario e temporaneo.

Viene da chiedersi che fine farebbero le tante roboanti e sibilline frasi del PD se lo stallo dei migranti, come temiamo, dovesse prolungarsi nel tempo, posto comunque il fatto che riteniamo la scelta del sito, nella migliore delle ipotesi, discutibile.

Senza voler dare adito ad alcun ragionamento demagogico, appare purtroppo evidente quanto sia approssimativo e distante anni luce dalle istanze delle persone e dalle esigenze dei territori un governo che impone di “accogliere” una imponente ondata migratoria scegliendo come luogo provvisorio la banchina del principale scalo croceristico italiano.

Noi purtroppo non abbiamo potere decisionale ne alcun mezzo, se non la nostra voce e la buona volontà, per poter anche solamente arginare l’arroganza del governo e di una maggioranza che, con tanta intollerabile perentorietà, impone ad un territorio come il nostro una decisione tanto drammatica.

Certo, però, non faremo mancare il nostro impegno e porteremo la nostra voce in Parlamento cercando di fare tutto il possibile per evitare di creare, in casa nostra, l’ennesima emergenza e certamente non faremo mancare il nostro apporto in termini di trasparenza raccontando ai nostri cittadini, puntualmente, tutta la verità su questa operazione”.

Comunicato dell’onorevole Marta Grande.

 

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