“In data odierna ho ricevuto una lettera cartacea da parte di alcuni cittadini che lamentavano di dover pagare anticipatamente l’intera quota dei corsi di nuoto, organizzati dalla SNC presso lo Stadio del Nuoto Marco Galli, a causa di una imposizione del Comune.

In un primo momento sono rimasta basita: non pensavo che il vertice locale di Forza Italia Roberto D’Ottavio, presidente della SNC, si potesse spingere fino a tale mistificazione, soprattutto in un mondo che dovrebbe essere apolitico come quello dello sport.

Poi però leggendo la rassegna stampa ho notato che quanto segnalatomi dai cittadini corrispondeva al vero. Nelle locandine pubblicitarie promosse dalla società sportiva, è presente la seguente dicitura: “Vi ricordiamo che da Convenzione siamo obbligati dall’amministrazione comunale a riscuotere anticipatamente le quote dei pagamenti dei corsi”.

E’ ovvio che questa frase non corrisponde al vero. L’amministrazione comunale non può sindacare sulle modalità di gestione interna di associazioni sportive private: le convenzioni contengono principi generali che regolano i rapporti tra comune e associazione sportiva e nessun’altra società che ha in concessione impianti comunali ha mai usato simili termini poiché questa clausola ovviamente non esiste per nessuno.

Attendo le scuse pubbliche della Snc all’amministrazione: se queste non arriveranno in tempi brevi adiremo alle vie legali per tutelare l’immagine dell’ente”.

Così in una nota Daniela Lucernoni, Assessore allo Sport

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