La struttura rischia di trasformarsi in un vero e proprio ghetto. L’ex caserma ospiterà altri migranti oltre quelli del progetto Sprar?
Cozzolino dice e non dice: Civitavecchia ha aderito allo Sprar? E la vecchia destinazione della caserma prevede l’hub?
Ancora tanta incertezza sul futuro della Caserma De Carolis. L’incontro di qualche giorno fa in Prefettura non ha eliminato i tanti dubbi legati all’arrivo o meno di altri migranti nell’ex sito militare. Perché oltre allo Sprar il rischio che la città si trasformi in un Hub per richiedenti asilo è realtà, complice anche le poche notizie che arrivano da Palazzo del Pincio. Anzi da parte dell’amministrazione comunale non sono arrivate affatto rassicurazioni sul fatto che non arriveranno altri immigrati e soprattutto che la De Carolis si trasformi in un ghetto, come era accaduto anni fa dove i migranti non potevano certo usufruire di servizi degni di questo nome. E il silenzio della Giunta, ovviamente, non è di buon augurio, anzi è conferma che i giochi siano stati fatti nei Palazzi romani e che per il primo cittadino non abbia potuto dire di no. Ma grave è che la città non sia stata affatto informata e che si ritroverà a fare i conti con una decisione presa in altri lidi. Un atteggiamento remissivo non solo da parte dell’attuale maggioranza, ma anche dei suoi rappresentanti a livelli più alti (parlamento e consiglio regionale); questi ultimi, sulla vicenda non si siano espressi lasciando che il territorio vada a sopportare un altro peso, in un momento in cui i servizi essenziali anche per i cittadini sono ridotto all’osso. E il rischio che la De Carolis si trasformi in un ghetto non è poi così remoto.

 

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