Nella battaglia “Riccetti-5Stelle” scende in campo la Cordella con questo atto.
Le “gravi violazioni” inerenti all’atto stanno facendo sorridere l’Italia intera.
La chiusura dell’unica attività presente presso le spiagge del Pirgo ha portato ad un vero e proprio scontro istituzionale
che vede protagonisti il presidente del consiglio comunale Alessandra Riccetti, il segretario generale Caterina Cordella e
il comandante della polizia municipale Pietro Cucumile.
Con una lettera inviata al Sindaco napoletano, Antonio Cozzolino; al comandante della Polizia Municipale l’estroso e
macchiavellico Cucumile e alla stessa Riccetti, il segretario generale del comune di Civitavecchia ha segnalato all’Autorità
Giudiziaria il comportamento della Riccetti nei confronti del comandante Cucumile di fatto richiedendone la rimozione in
base all’articolo 142 del Tuel che recita: «Con decreto del Ministro dell’interno il sindaco, il presidente della provincia,
i presidenti dei consorzi e delle comunità montane, i componenti dei consigli e delle giunte, i presidenti dei consigli
circoscrizionali possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni
di legge o per gravi motivi di ordine pubblico». La colpa del presidente del consiglio comunale sarebbe dunque stata quella di richiedere informazioni al comandante Cucumile, attraverso una lettera scritta, sulle ragioni che avevano portato alla chiusura
dell’attività di Mario Benedetti. Informata dell’accaduto dal comandante Cucumile il segretario generale Cordella ha criticato
l’atteggiamento della Riccetti condannandone il comportamento. La lettera scritta dalla Riccetti non farebbe parte dei diritti del consigliere comunale e minerebbe l’ «integrità professionale e della personalità morale del comandante Cucumile (…) chiamato
a rispondere in maniera esclusiva al solo Sindaco».

 

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