“Premesso che, in pieno contrasto con i principi di trasparenza che devono caratterizzare l’agire amministrativo, il sindaco e la giunta non hanno ritenuto di mettere al corrente il Consiglio comunale delle trattative in corso sulle società partecipate;
considerato che nell’ambito della complessa procedura di concordato, la new co Civitavecchia Servizi Pubblici srl, in data 28 dicembre 2016, ha presentato una proposta irrevocabile di acquisto del ramo di azienda a favore della Holding Civitavecchia Servizi srl ai sensi dell’art. 1329 del codice civile;
tenuto conto che, al termine di una procedura competitiva, il Tribunale di Civitavecchia, nella persona del Giudice del fallimento, ha assegnato tale ramo di azienda alla Civitavecchia Servizi Pubblici srl e che il passaggio dei dipendenti dalla società cedente è puntualmente disciplinato dalla legge;
considerato che è stato svolto un referendum tra i lavoratori su un’ ipotesi di accordo che prevedeva  alcuni precisi punti;
tenuto conto che, pur se la normativa non prevede che per effettuare il passaggio dalla società cedente a quella cessionaria i lavoratori debbano partecipare a riunioni o definire forzatamente accordi transattivi individuali, il giorno venerdì 9 giugno veniva inviata a tutti i 380 dipendenti del gruppo una lettera di convocazione per il giorno lavorativo seguente, lunedì 12 giugno 2017. In codesta nota si invitavano in maniera perentoria i lavoratori ad una riunione presso il Comune di Civitavecchia per la firma di un accordo individuale di passaggio alla nuova società con la non velata minaccia che “…la mancata partecipazione all’incontro sarà intesa come manifestazione di non interesse al passaggio…” con sottointeso eventuale licenziamento:
considerato, inoltre, che non è dato conoscere il piano operativo ed i criteri sulla base dei quali si ha intenzione di parametrare i nuovi incarichi;
tenuto conto che eventuali ricorsi derivanti da una illegittima procedura esporrebbero il Comune ad inevitabili contenziosi con eventuale danno economico per il Comune.

Tutto ciò premesso si chiede di conoscere:

quale sia la norma o disposizione prevista dall’Ordinamento che permetta di prospettare ai dipendenti delle società partecipate che, in caso di mancata partecipazione alle riunioni al comune, non saranno trasferiti alla Civitavecchia Servizi Pubblici srl e, quindi, licenziati;

in alternativa, qualora tale norma non esistesse, ed il sindaco, grazie alla presente nota, fosse venuto a conoscenza della inappropriata condotta degli amministratori da lui nominati, si chiede di conoscere quali misure vorrà prendere per porre immediato termine ad una iniziativa che va assumendo i contorni di una grave irregolarità o di una vera e propria illiceità”.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico

 

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