Un detenuto del carcere di Civitavecchia ha dato fuoco, nel pomeriggio di ieri, alla sua cella e  ha aggredito gli agenti di polizia penitenziaria intervenuti per spegnere  l’incendio. L’uomo, italiano e affetto da patologia psichiatrica, ha assalito a calci e pugni gli operatori che tentavano di  portarlo in salvo. Due agenti e lo stesso detenuto sono stati ricoverati al San Paolo, i primi per intossicazione e ferite riportate  nel corso dell’aggressione; i piromane per le ustioni riportate a seguito dell’incendio che aveva appiccato alla sua camera. E stato necessario evacuare l’intera sezione detentiva.

 Angelo Urso, segretario generale Uilpa polizia penitenziaria ha commentato: “ Ci troviamo nel mezzo di una deriva di violenza che si autoalimenta, una sorta di circolo vizioso in cui la violazione delle più elementari regole di civile convivenza la fa da padrone e le aggressioni, anche gravi, alla polizia penitenziaria sono quotidiane e incontrollate. Ribadisco
che sono necessari interventi tangibili e immediati, ferma restando la necessità ineludibile di riformare il sistema”.

 

 

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