La criminologia ci insegna, che in molti casi, decessi per molti aspetti difficilmente giustificabili o comunque spiegabili, passano con molta più facilità per suicidi o incidenti occasionali, venendo per questo, in breve tempo archiviati, spegnendosi così al contempo con altrettanta rapidità, le luci dei riflettori accesi sul fatto di cronaca, quasi rientrasse nella normalità quotidiana. Non posso così non pensare alle cronache locali della stampa e dei giornali telematici di venerdì 18 dicembre 2015, i quali riportavano di un pensionato che nella notte si sarebbe suicidato, gettandosi dall’alto di un terrazzo della zona di Via Doria, in Civitavecchia e/o che comunque la sua caduta sarebbe in alternativa probabilmente dovuta ad un caso accidentale, articoli scritto in poche righe che sembrano giustificare l’accaduto, con una semplicità che oserei dire, quasi naturale e routinaria.
In pratica una dicotomia tra due soli elementi, dando per esclusione, almeno sempre da quanto riportato dai media, una terza ipotesi, che potrebbe vedere coinvolte nella responsabilità dei fatti terze persone, le quali potrebbero aver agito, parlo sempre al condizionale, sia per colpa, sia con dolo e colpa grave, che con premeditazione o comunque preterintenzione, comportando di fatto in ogni caso, un reato delittuoso, quale è l’omicidio, nei suoi vari gradi di gravità. Senza nulla togliere all’attività d’indagine che sembra essere in corso, e per questo come sempre evito di entrare a gamba tesa nella vicenda, ritenendo ad ogni modo che ogni situazione vada esaminata a 360°, come sono certo si stia facendo anche in questo caso. A mio modesto parere, le verifiche del profilo psicologico della vittima, quello di eventuali famigliari ed amici, credo siano molto importanti e necessari, come pure la verifica degli ultimi contatti avuti con queste ultime due categorie di persone e con i vicini di casa e dei rapporti che con tutti questi intercorrevano e soprattutto i contatti avuti nelle ultime ore precedenti l’evento, ma anche la verifica della possibilità della presenza di un ladro, poco prima del fatto, il quale sentendosi scoperto, con uno spintone, potrebbe aver provocato la caduta dell’anziano.

via doria

Credo ci sia da verificare inoltre, la presenza di eventuali moventi, come ad esempio quelli economici: eredità e quant’altro. Ma anche l’ipotesi che potrebbe vedere lo sventurato pensionato, vittima di qualche genere di truffa e caduto per questo in una forte depressione, che potrebbe averlo indotto a togliersi la vita. In proposito a quest’ultimo aspetto, non per nulla, è recente e sotto gli occhi di tutti, la storia di una altro pensionato della nostra Città, che si è tolto la vita, per la nota vicenda della Banca Etruria.
C’è da poi da chiedersi, vista l’ora in cui sarebbe accaduto il tragico evento, sembra intorno alle 4 del mattino, se magari la vittima soffrisse d’insogna e se fosse solito salire sul terrazzo e naturalmente la sussistenza di eventuali testimoni sia degli immobili circostanti, che dello stesso palazzo, che possano riferire sui fatti, magari per aver udito anche e solo semplicemente dei rumori o dei vocii, ma che possano ricondurre a ricostruire elementi utili ai fini delle indagini. Anche un esame tanatologico sul corpo della vittima, al fine della verifica di eventuali lesioni o tracce, dovute a percosse o comunque che possano ritenersi conseguenti ad un’azione più o meno violenta sulla sua persona, prima che questa precipitasse nel vuoto. Sicuramente necessaria inoltre la verifica della presenza di eventuali muri o inferriate di protezione ed il loro stato di mantenimento.
Come dicevo, in apertura del mio intervento, nella storia molti casi nel mondo, archiviati per semplici suicidi o incidenti, magari riaperti dopo anni su sollecito di parenti, assicurazioni, della stessa magistratura o altri soggetti, sono risultati poi, tutt’altro che tali.

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo
Quanto ti piace?

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com