“Il Partito Democratico di Civitavecchia aderisce alla Marcia per la Salute. Questa iniziativa, rivolta a manifestare l’allarme sulla qualità della nostra aria, ci dà l’occasione di denunciare l’ennesimo errore della Giunta Cozzolino e del suo assessore all’ambiente Manuedda.

La decisione di uscire dal consorzio e privare lo stesso della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, prevista dal DEC VIA2003, sta di fatto decretando la chiusura dell’Osservatorio Ambientale, con la perdita di 8 posti di lavoro. Tutto ciò viene fatto in virtù del principio che “il controllato non può pagare il controllore”. Dimenticando o facendo finta di dimenticare che il Consorzio di Gestione dell’Osservatorio Ambientale non è il controllore di nessuno ma ha altri compiti quali la gestione della RQA, l’informazione della popolazione e lo studio dei rischi per la salute connessi con le pressioni ambientali (centrali, porto, ecc.) presenti sul territorio.

Inoltre le centraline verranno consegnate ad Arpa Lazio, non si capisce se in comodato d’uso o in proprietà, che ne curerà la gestione e la manutenzione attraverso una società privata di Milano, facendo perdere ad una ditta di Civitavecchia, unica su tutto il territorio della Regione Lazio, una commessa importante che dava lavoro a 5 persone di Civitavecchia, tra cui un chimico, un ingegnere e 3 tecnici altamente specializzati. In realtà si tratta di una beffa perché Arpa Lazio, il vero controllore dell’Enel, in quanto l’unico ente autorizzato a prendere iniziative prescrittive, direttamente o per tramite la Regione Lazio, verrà pagato dalla stessa Enel. Tutto questo, poi, causerà in ogni caso un aggravio dei costi per i contribuenti. Infatti basta andare sul sito di Arpa Lazio per vedere che i costi di gestione delle 43 centraline di proprietà della Regione, sono pari ad € 3.336.000 annui con un costo unitario pari a € 77.000 circa, quando invece il Consorzio di Gestione spende, per la gestione annua di 11 postazioni, € 298.000, con un costo unitario pari ad € 27.000. Cioè quasi un terzo in meno.

Quindi ricapitolando: meno controllo e più costi, perdita dei posti di lavoro e nessuna garanzia di avere aria più pulita. Come si può vedere, motivi per marciare ce ne sono moltissimi”.

Comunicato della LA SEGRETERIA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CIVITAVECCHIA.

 

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