Interventi dei consiglieri ed ordini del giorno hanno nuovamente acceso la discussione. Guerrini se ne va in disaccordo. Girolami lancia l’allarme “acqua”.
«Occorre fare chiarezza». Questo il grido di allarme del consigliere Grasso alla maggioranza pentastellata che con la più totale indifferenza al problema neanche risponde. Le organizzazioni sindacali hanno incontrato la nuova società pronta, secondo accordi ancora verbali, a dare il via all’attività dal 1 marzo prossimo. Ma a quali condizioni? Tanti infatti i dubbi sollevati. «Alle dichiarazioni rassicuranti del Pincio non corrispondono le dichiarazioni della nuova società – ha infatti spiegato Grasso – rispetto alle precedenti 129mila ore annuali, la stazione appaltante avrebbe chiesto la copertura di 103mila ore, pronte a scendere a 55mila se si toglie il servizio di pulizia del Tribunale (per il quale il Ministero avrebbe fatto un altro bando ndr) e quello delle hostess che, a quanto pare, non starebbe più nel contratto». Insomma caos totale e lavoratori sul piede di guerra.

 

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