“Nell’ambito dell’assemblea pubblica per informare la popolazione circa i contenuti dei Piani di Emergenza Esterna (P.E.E.) relativi agli  Stabilimenti SO.DE.CO ed ENI, svoltosi questa mattina all’aula Pucci, il Forum Ambientalista ha presentato le proprie osservazioni.
In prima istanza Maurizio Puppi, che ha preso la parola per conto del Forum, ha colto l’occasione della presenza dei rappresentanti della Prefettura per segnalare l’anomala situazione del Centro Chimico Militare (CETLI) nel quale vengono lavorate e stoccate pericolose sostanze chimiche, senza che la popolazione sia messa a conoscenze né del pericolo contaminazione né tantomeno sia stato previsto un Piano di Emergenza Esterna che detti quali comportamenti si debbano adottare nelle aree adiacenti allo stesso in caso di incidente.
Si è poi scesi nello specifico dei contenuti dei piani in discussione evidenziando come la descrizione dell’aree interessate contenesse eclatanti omissioni relative, ad esempio, alle infrastrutture portuali, al Complesso Sanitario Santa Rita, al Carcere Circondariale, ai centri commerciali Lidl e Maury’s etc.
Si è inoltre sottolineata la necessità che nella predisposizione del piano si tenga conto del cosiddetto effetto Domino, vista l’alta concentrazione in un’area ristretta di diversi impianti (Eni; SODECO 1; SODECO 2; e SODECO3) che per tipologia e caratteristiche rientrano presumibilmente in tale fattispecie.
Un’incompletezza e grave lacunosità, è stato sottolineato, che rischia di indurre ad una errata e incompleta  valutazione degli effetti dannosi sulla popolazione e sul territorio in caso di eventi incidentali.
Infine, vista la complessità della materia, e la scarsa informazione della popolazione, il Forum Ambientalista ha avanzato richiesta che il Piano di Ememergenza esterna sia reso maggiormente fruibile alla popolazione, dotandolo di una chiara e consultabile planimetria e diffondendolo tra gli abitanti e gli operatori della zona distribuendo a quest’ultimi uno specifico depliant informativo”.
Lo ha comunicato in  una nota Stampa Simona Ricotti, FORUM AMBIENTALISTA.

 

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