dettaglio food

14 eventi in 9 giorni, dal 24 novembre al 2 dicembre; 5 laboratori, 120 ore complessive per quasi 100 allievi coinvolti. Danza, musica, fotografia, teatro, performance, reading: ogni linguaggio e codice estetico è stato al centro della scena nella III Edizione del Festival “Street Art @ Cerveteri”, diretto da Martin Clausen. Vari i contesti: dall’Auditorium dell’I.S.I.S. ”Enrico Mattei” alla Sala Ruspoli, dai tanti spazi urbani di Cerveteri e Ladispoli alle sale dell’Alberghiero e alla palestra dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”.
“E siamo alla terza edizione dello “Street art”: – aveva dichiarato Martin Clausen il giorno dell’inaugurazione – dopo due edizioni a Ladispoli, siamo migrati a Cerveteri. Con i mezzi dell’arte visiva, della danza, del teatro e della musica continuiamo a proporvi idee e ‘prese di posizione’ poetiche e visionarie sul litorale-nord di Roma. Lo facciamo con il co-involgimento attivo del “territorio”, lavorando nelle scuole, nei centri di salute mentale, con i presidi, i professori e soprattutto con gli studenti. Questa volta grazie al sostegno del Goethe Institut – aveva spiegato Clausen – in Italia arrivano artisti anche dall´estremo nord della Germania, dalla Città di Brema – ma è un ritorno – erano qui già nel 2008, alla prima edizione di ciò che sarebbe poi diventato lo “Street art @”. Chiunque ci vuole bene pensa, come noi, che l´arte sia necessaria e benefica per giovani e adulti. In più noi vogliamo parlare di attualità, di urgenza. Detto fuori dai denti, tre sono i temi su cui vogliamo porci domande, in modo poetico. L´inclusione del diverso. Come potrebbe funzionare? La Crisi. Da dove viene? La Fuga dei Cervelli. Che effetto produce su chi parte e su chi resta?Siamo curiosi di sapere se, quando avrete visto tutto ciò che qui viene proposto, succederà qualche cosa. Speriamo nella vostra, di curiosità”.
E moltissime, in effetti, sono state le suggestioni e le emozioni suscitate dai numerosi eventi del Festival. Progetto a carattere internazionale, multidisciplinare e interattivo, il Festival diretto da Martin Clausen è stato organizzato dall’Associazione “Vera Stasi”, con il patrocinio della Regione, il supporto del ‘Goethe Institut Italia’ e del Comune di Cerveteri.
“La nostra scuola è da sempre vicina al mondo artistico – ha dichiarato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, Prof.ssa Vincenza La Rosa – come dimostra il recentissimo “Open day dell’Arte” che si è svolto il 22 novembre all’interno dell’Istituto Alberghiero. Crediamo fermamente nell’integrazione fra i saperi e in quella che il grande filosofo siciliano Rosario Assunto chiamava “integrazione estetica”, invitando gli educatori a conciliare Prometeo e Orfeo, la cultura scientifica, tecnica e professionale con quella artistica ed umanistica. Voglio ringraziare l’Assessore alla Cultura del Comune di Ladispoli Marco Milani che segue sempre con grande interesse le nostre iniziative, e gli organizzatori di questa straordinaria manifestazione”.
La Prof.ssa Maria Antonietta Asole, Docente di Diritto dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” e coordinatrice del Progetto insieme alla Prof.ssa Sara Leonardi, ha ringraziato gli Enti finanziatori del Festival, sottolineando la ricchezza degli eventi in cartellone e la straordinaria partecipazione degli studenti. Grande successo ha riscosso, in particolare, il corso di fotografia diretto da Eva Tomei. Nell’ambito del Festival, infatti, l’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” ha partecipato ad un corso-laboratorio fotografico dal titolo “Paesaggi dell’inclusione”, coordinato da Eva Tomei, con l’obiettivo di affrontare in modo innovativo il tema dell’integrazione. Attraverso l’apprendimento delle tecniche basilari della fotografia, della ritrattistica e dei nuovi linguaggi informatici e multimediali, gli studenti hanno potuto dar voce alla loro fantasia e creatività. Al termine del corsi, l’esposizione delle fotografie scattate dagli allievi del ‘Di Vittorio’ è stata presentata e commentata dalla docente Eva Tomei giovedì 30 novembre, nella splendida cornice di Palazzo Ruspoli a Cerveteri. Due gigantografie realizzate dagli studenti verranno inoltre collocate all’interno delle due sedi dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”.
Obiettivo primario del Festival è stato, dunque, quello di sensibilizzare i giovani sul tema della creatività e dei molteplici linguaggi espressivi del mondo contemporaneo. Il focus è stato posto sulla nuova figura dell’artista e sul valore profondo dell’arte come strumento educativo e comunicativo trasversale a tutte le discipline: una vera e propria “pedagogia della creatività”, finalizzata ad allargare l’orizzonte delle conoscenze e delle competenze, puntando sugli aspetti emotivi e relazionali dell’apprendimento.
Ma in un Istituto Alberghiero non poteva mancare uno spazio dedicato all’arte culinaria, declinata stavolta nella versione dello street food: gli studenti di via Federici, deliziando i palati dei presenti, si sono cimentati infatti nella preparazione del ‘cibo on the road”, ultima tendenza del panorama gastronomico globale (e locale). “Si tratta di una moda cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni – ha spiegato il Prof. Rocco Zezza, Docente di Enogastronomia dell’Istituto Alberghiero – con un tasso di incremento del 15% nel 2017, 60mila attività e 570mila utenti coinvolti. Il successo della “gastronomia di strada” – ha aggiunto – ha molte spiegazioni: dalla capacità di coniugare tradizione e innovazione, alla maggiore praticità ed economicità. Ma lo street food offre anche la possibilità di valorizzare e diffondere le ricette di un territorio, preservandone l’identità. Questa mattina – ha aggiunto – ci siamo concentrati sullo street food  italiano (ma non solo), con moltissime specialità della cucina regionale. Un posto d’onore è stato lasciato ovviamente al principe della tradizione gastronomica romanesca: il mitico supplì al telefono”.
Gli allievi di Sala sono stati coordinati, nell’allestimento e nel servizio, dalla Prof.ssa Donatella Di Matteo e dal Prof. Bruno Mazzeo, assistiti dai tecnici di laboratorio Mauro Ceccobelli, Pietro Piccarisi, Elisabetta Mannelli, Maria Liguoro e Vincenzo Riili.
E alla fine del pomeriggio, tutti nella palestra dell’Istituto “Giuseppe Di Vittorio”, per una serata all’insegna della danza con la Compagnia ‘Nuda Veritas’. “Being Back”: questo il nome dello spettacolo con Giovanna  Amarau e Antonio Stella.
Una straordinaria festa della musica e dell’arte che ha riscosso l’entusiasmo del pubblico.

 

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