Sostituire Cozzolino? Possibile. Il nome su cui puntare secondo i rumors del M5s, è quello di Paolo Mastrandrea.
Un altro sindaco è possibile? A chiederselo non sono solo i civitavecchiesi esasperati, ma pure quelli che, sulla carta, tale sindaco sono ancora a sostenerlo. E occorre allora fare una premessa, un breve passo indietro. Per planare direttamente alle ore
successive allo spoglio per elezioni parlamentari e regionali svoltesi lo scorso 4 marzo. Allora, mentre qualche dilettante allo sbaraglio finito non si sa come su prestigiose colonne locali discettava di “malox” (proprio così, con una “a” sola) da distribuire
agli avversari del M5s, si facevano drammatici conti nel partito di maggioranza. E si scopriva il fallimento pressoché totale: si temeva persino che restasse fuori il consigliere regionale uscente Porrello, nonostante la moltiplicazione dei seggi avvenuta alla Pisana, disastro evitato solo al fotofinish nei giorni successivi. Intanto però al palo erano rimasti gli aspiranti parlamentari
del collegio uninominale, battuti in entrambi i casi dal centrodestra, che erano l’espressione diretta del gruppo di potere che si riflette nella giunta Cozzolino.
Sbarrato il passo ad Andrea Palmieri, fedelissimo del sindaco, che aveva chiesto un posto all’uninominale a Cassino senza ottenerlo, per colmo di sventura ad essere quindi vincente in questa tornata elettorale è stata la sola Marta Grande, deputata
uscente e… rientrante attraverso il proporzionale. Proprio quella che è odiata più o meno apertamente dalla “fazione Cozzolino” del Movimento.
Ora, è noto che in politica quando in un gruppo non si riesce ad ottenere posti, se non per tutti, almeno per qualcuno, la rabbia degli scontenti si alimenta. E lo fa in dissapori, cospirazioni più o meno aperte, rancori, finché esplode. Non siamo ancora all’ultimo stadio del processo, che però secondo i rumors sarebbe ben avviato. Secondo quali direzioni?
Ecco che ritornano in ballo i “trombati” dell’uninominale. In particolare quel Paolo Mastrandrea, avvocato, era visto come personalità adatta a restituire slancio ad un M5s non solo inviso alla stragrande maggioranza della città, ma ormai anche con i suoi simpatizzanti perplessi davanti al nulla cosmico di questa amministrazione comunale. Rimasto fuori dalla Camera, ecco
quindi che qualcuno inizia a ritenerlo “riserva” spendibile sul territorio.
Magari proprio al posto di quell’Antonio Cozzolino che in pochi  sopportano e su una rielezione del quale nessuno scommette.
È in questo quadro che andrebbero lette alcune “assenze strategiche” dal consiglio comunale. Il consigliere Floccari si sente chiamato in causa? L’assessore “dismesso” Pantanelli è all’oscuro, o al centro di tutto ciò? Chissà…

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