“Questa mattina sono stato aggredito verbalmente e fisicamente sotto casa, dopo che avevo appena accompagnato mio figlio piccolo a scuola, da un dipendente delle partecipate.
Non posso negare di essere scosso: il momento è stato particolarmente brutto e sono stato io stesso a chiamare il 113, prontamente intervenuto.

Sono stato al Pronto Soccorso, per gli accertamenti del caso visto che sono stato sbattuto su una colonna del porticato di Corso Marconi e avevo dolore; poi mi sono recato in Polizia a presentare formale denuncia dell’accaduto.

Penso che il clima di intimidazione che si respira fin dal primo giorno in cui mi sono insediato sia innegabile e questo triste episodio ne arriva a coronamento: non posso dimenticare le manifestazioni di protesta partite già a pochissima distanza dall’arrivo della nuova amministrazione ed i consigli comunali in assetto da guerriglia.

Che eravamo scomodi a tanti lo sapevo prima di candidarmi, che si potesse arrivare fino a tanto, sinceramente speravo non accadesse.

Sono già stato minacciato di morte in consiglio comunale; oggi si è passati alle mani ed addirittura aspettandomi sotto casa. E per fortuna che mio figlio non ha assistito alla scena…

Io e tutti coloro che lavorano con me e con il Movimento 5 Stelle stiamo provando a risanare una città portata sull’orlo del baratro: è mio dovere ricordare che il debito da quasi 40 milioni di euro che ho trovato nelle partecipate non è stato fatto da questa amministrazione, ma da chi in passato ha pensato bene di usarle infischiandosene del loro corretto funzionamento e riempendole fino all’inverosimile di personale figlio di assunzioni clientelari.

E’ mio dovere ricordare che stiamo facendo l’impossibile e anche di più per garantire comunque tutti i posti di lavoro.

Per questo a volte chiedo pazienza ai lavoratori, quelli veri, che si rendono conto dell’impegno che ci stiamo mettendo e dello sforzo che stiamo facendo, perchè il nostro obiettivo è salvare i posti di lavoro ma al contempo ridurre la spesa e dare servizi degni alla cittadinanza.

Ed invece vengo aggredito da un dipendente di una società patrimoniale praticamente inutile costruita solo per spalmare un po’ di debito e nascondere una situazione compromessa dall’inizio.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso sincera solidarietà; la vostra stima ed il vostro abbraccio mi sono di conforto.

Io non mollo: mi sono assunto una grande responsabilità candidandomi a Sindaco e la onorerò fino all’ultimo giorno del mio mandato. Lo faccio per la mia Città e per la grossa parte di cittadinanza che vuole vedere risolti i problemi annosi di questo territorio. C’è tanta gente che confida nel nostro operato ed è per loro che andremo avanti con impegno e convinzione.

Civitavecchia tornerà a splendere e non saranno queste vili aggressioni a fermare il nostro operato”.

Antonio Cozzolino

Fieramente Sindaco di Civitavecchia

 

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