Proseguono le quotidiane attività di indagine della Capitaneria di porto di Civitavecchia sul circoscritto episodio di moria di pesci verificatosi nei giorni scorsi alla Frasca.
Il personale della Guardia Costiera, oltre a monitorare quotidianamente il tratto di mare e di arenile interessato non intende escludere alcuna ipotesi al fine di risalire con certezza alle cause del fenomeno, ed i controlli effettuati fino ad ora consentono comunque di restringere progressivamente il cerchio delle ipotesi investigative.
All’esito delle mirate ispezioni subacquee disposte, si è infatti esclusa l’eventualità che la morte degli esemplari ittici possa essere riconducibile a condotte criminose di pesca abusiva, sia con riferimento all’uso di materiale di tipo esplosivo  che all’illecito utilizzo di reti nei bassi fondali interessati.
Le attività della Capitaneria, che è in costante contatto con il Comune di Civitavecchia ed in particolare con l’Assessorato all’Ambiente,  proseguono dunque con ulteriori accertamenti a 360 gradi per scoprire le reali cause della possibile alterazione dell’ecosistema marino nella zona interessata, che potranno essere confermate dai risultati delle analisi effettuate congiuntamente all’Arpa, attesi per i prossimi giorni.
I valori riscontrati, unitamente alle risultanze delle ispezioni condotte sugli insediamenti e gli scarichi presenti nell’area, dovrebbero consentire di poter a breve comprendere cosa sia realmente accaduto alla Frasca.

 

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