Nella conferenza stampa di oggi, l’ex Sindaco Gianni Moscherini ha affermato: “Quando mi si accusa di queste cose ne vado orgoglioso prima questi poliziotti politici che si sono insediati a Palazzo del Pincio mi hanno detto che con Hcs ho dato lavoro a troppa gente e ora che ho dato troppi soldi ai dipendenti comunali. Staremo a vedere, anche perché per ora le carte non ci sono, ma ci tengo a precisare che non ci siamo intascati quei soldi, non ho preso dei soldi e me li sono messi in tasca, sono andati ai lavoratori. Non è stato un regalo ma la distribuzione del salario accessorio è avvenuta sul merito, dopo una trattativa con i sindacati. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare e riteniamo quindi di non avere nessuna responsabilità. Il salario accessorio è una voce salariale decisa e rivendicata dai sindacati perché è un salario aggiuntivo che viene distribuito ai destinatari a seconda del rendimento o del comportamento professionale. Ci sono state rivendicazioni da parte dei sindacati, commissioni con i sindacati, commissioni con i dirigenti per decidere il valore della distribuzione di questi soldi. Mi si vuole accusare anche di questo? Va bene, sono orgoglioso di aver trovato un modo per dare i soldi ai lavoratori dove qualcuno non era d’accordo. Sicuramente non li ho fatti dare con criteri né politici né di amicizie personali  non l’ho gestita personalmente, però anche gli altri amministratori non hanno seguito questo criterio e poi c’erano i sindacati a garanzia di tutto.”

Per De Angelis: “La trasparenza tanto sbandierata da questa amministrazione comunale non c’è perché nel momento in cui un provvedimento datato 23 dicembre dice che sono a disposizione degli interessati tutti i documenti, il sindaco sulla stampa fa delle precisazioni a sostegno del documento facendoci passare come coloro che si sono appropriati di oltre 1,5 milione di euro, vado a chiedere contezza da dove vengono mosse queste accuse e non c’è nessun documento, direi che non si può proprio parlare di trasparenza. Sappiamo delle verifiche del Mef e della Corte dei Conti, ma in quelle carte non c’è nessun tipo di richiamo a esperire atti a amministratori, revisori o dirigenti. È chiaro, è stata fatta una verifica, mi piacerebbe conoscere le controdeduzioni del Comune. Cercherò di capire se sono sul sito internet di Palazzo del Pincio, dove da due anni non si riesce a consultare tutti i documenti, oppure chiederò direttamente agli uffici. Anche per questo non posso dire cosa farò, deciderà l’avvocato, perché al momento non so di cosa devo rispondere”.
L’avvocato Carlo Taormina ha commentato: “Sarà una bolla di sapone, ho imparato che ogni volta che un amministratore si mette i soldi in tasca ne risponde, ma quando non se li mette in tasca non può rispondere. In questo caso sono stati messi nelle tasche di cittadini che hanno lavorato, meglio degli altri. Mi pare strano che rispetto ad una valutazione così obiettiva, che spetta solo alla pubblica amministrazione, si possa configurare un’ipotesi anche di illegittimità. Ho letto gli atti, si parla di illegittimità da parte del Mef, non se ne parla più da parte della Corte dei Conti, che con molta cautela ancora si riserva le valutazioni all’esito delle verifiche degli atti. Verifiche che faremo anticipare atttaverso il nostro intervento”.

 

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