Enrico Panunzi

Il consigliere regionale Panunzi ha partecipato il 3 febbraio all’assemblea programmatica del PD Tarquinia: «Abbiamo ridando dignità a un’istituzione malandata».

«Dobbiamo essere fieri della nostra appartenenza politica. Con l’Amministrazione Zingaretti il Lazio è tornato a essere una Regione credibile, seria e affidabile». Lo ha detto il consigliere regionale Enrico Panunzi, chiudendo l’assemblea programmatica del Partito Democratico di Tarquinia. All’iniziativa, che si è svolta il 3 febbraio, erano presenti il coordinatore del circolo “Domenico Emanuelli” Armando Palmini, la presidente del PD Lazio Lorenza Bonaccorsi, il vice segretario regionale Enzo Foschi, la senatrice Emma Fattorini, il parlamentare Alessandro Mazzoli. «Lo dico a Tarquinia dove ci sono ferite politiche. – ha proseguito il consigliere regionale –  Dal 5 marzo, comunque vada, dovremo essere impegnati perché in questa città ci sia un PD forte, per riprogrammare l’attività politica».
Panunzi ha sottolineato quanto è stato fatto per Tarquinia: «È una città bellissima. Abbiamo investito 1milione e 200mila euro per il teatro San Marco, 250mila euro per la biblioteca comunale “Vincenzo Cardarelli” e 3milioni e 350mila euro per la messa in sicurezza idraulica delle zone commerciale e artigianale, con i fondi POR FERS».
Il consigliere regionale si è soffermato sui risultati dell’Amministrazione Zingaretti: «Nel 2013 la Regione Lazio era in dissesto finanziario. Ci siamo rimboccati le maniche. Usciremo entro la fine di quest’anno dal commissariamento decennale della sanità. Siamo tornati ad assumere personale. Abbiamo risanato le società partecipate e usato fino all’ultimo centesimo i fondi europei. Abbiamo ridotto drasticamente i tempi di pagamento alle imprese. Siamo a metà strada. Nei prossimi cinque anni dovremo fare del Lazio una regione “normale”. Un’istituzione vicina ai cittadini, che programma il futuro per dare ancora più impulso alla crescita economica, sociale e culturale».
Infine, Panunzi ha ribadito l’importanza di affermare le proprie idee: «Con il presidente Zingaretti abbiamo inaugurato a Nepi una casa cantoniera, dismessa e abbandonata, che ora ospita nove donne richiedenti asilo. Una delle 45 case cantoniere date in concessione dalla Regione Lazio ai comuni e alle associazioni per progetti di recupero finalizzati ad attività culturali e sociali. Queste cose le dobbiamo raccontare, perché esiste una politica che sa rispondere alle istanze della gente. Dobbiamo essere orgogliosi. Non dobbiamo rinunciare ad affermare il nostro pensiero. Non possiamo correre dietro a chi parla solo con gli slogan. Sarebbe un errore gravissimo. Se passa il concetto che alle elezioni siamo tutti uguali e tanto non cambia nulla, abbiamo perso. Abbiamo salvato la Regione Lazio con l’orgoglio di avere operato in un situazione di assoluta emergenza, ridando dignità a un’istituzione malandata. Oggi anche i cittadini hanno la percezione di questo cambiamento».

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