“In merito all’invio da parte della società Sap delle cartelle per la riscossione dell’Ici 2010 dovuta al Comune di Canepina, contrariamente a quanto riferito dalla minoranza, non c’è stata nessuna anomalia e nessuna superficialità ma solo rispetto della legge e dei regolamenti. La Sap ha provveduto ad inviare, lo scorso mese di dicembre, delle lettere con la richiesta di riscossione di quanto dovuto. Potendo prevedere qualche errore negli invii, l’Amministrazione ha fatto preventivamente attivare tutti i giovedì mattina uno sportello Sap all’interno del Comune per effettuare le dovute verifiche in merito ad ogni singola cartella e procedere all’eventuale annullamento. L’avviso è stato indicato nelle cartelle stesse ed è stato pubblicato sul sito del Comune lo scorso 4 gennaio (tuttora è visibile in homepage). Stupisce che una forza politica come quella a cui appartiene la minoranza che fa del web un suo cavallo di battaglia non lo abbia notato, segno evidente che l’azione della stessa è tesa unicamente a creare disinformazione con attacchi sterili che nulla hanno di costruttivo. Peraltro, nell’opera di verifica, il personale dell’ufficio tributi è stato a disposizione della cittadinanza ogni giorno dal lunedì al sabato affiancando la Sap così come del resto tutti gli amministratori che hanno fornito chiarimenti a chiunque avesse dubbi al riguardo.

Preme rilevare poi che la minoranza non può prendersi il merito di aver fatto annullare alcuni accertamenti errati per il semplice fatto che tale possibilità è scritta nero su bianco nel regolamento. E’ previsto, in linea peraltro con l’ordinamento generale, che la stessa somma per il medesimo tributo non possa essere versata due volte e che, in tali casi, si abbia diritto al rimborso. Pagare ovviamente non piace a nessuno ma il Comune ha il dovere di riscuotere le somme dovute da chi non ha ottemperato anche a tutela di quei cittadini che il loro dovere lo hanno compiuto. Da ultimo: le cartelle sono state inviate qualche giorno prima dal termine della prescrizione perché l’Amministrazione, dando a tutti il tempo massimo per normalizzare una irregolarità, non può lasciar prescrivere i propri crediti. Questo non lo dice questa maggioranza ma la legge. Mi sarei aspettato una giusta levata di scudi nel caso contrario , se cioè non avessimo ottemperato ai nostri doveri. C’è stata invece perché abbiamo agito a tutela del Comune, nel rispetto pedissequo delle leggi: per questo rimango davvero perplesso”.

Nota del sindaco di Canepina Aldo Maria Moneta.

 

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