Il sindaco: “le aree restano gravate dai diritti di uso civico”.

“La transazione Comune-Università Agraria approvata a novembre 2015 dai competenti uffici regionali pone fine ad una lite che inizia nel 1906. L’atto fa finalmente chiarezza sull’intestazione di terre che erano e restano ad uso civico in quanto oggi in capo all’Università Agraria di Canale Monterano ed è propedeutico alla messa a punto dell’analisi territoriale utile e necessaria alla definizione della variante generale al Piano Regolatore. Parlare, come fa l’opposizione, di fantasiose speculazioni immobiliari significa essere lontani dalla realtà, lontani dall’onesta informazione e dimostra la non conoscenza del territorio e delle normative degli Usi Civici”.

Così il sindaco di Canale Monterano Angelo Stefani interviene sulla vicenda che dopo decenni ha definito la titolarità dei comprensori terrieri della Bandita e Quarto di Montevirginio, aree che – precisa il sindaco Stefani – solo in parte ricadono nella Riserva.

“Storicamente queste terre sono state donate alla collettività di Canale con vari atti. Una parte, la Bandita, è stata donata da Paolo Giordano Orsini I nel 1574, una altra parte, i Quarti di Montevirginio, da Gentil Virginio Orsini, un’altra consistente parte è stata acquistata dalla famiglia Altieri nel 1919 e 1920 e in gran parte quotizzata negli anni 1922 e 1950. All’inizio degli anni ’50, dal controllo degli atti amministrativi da parte della Prefettura di Roma, si osservò che l’Università Agraria stava pagando dei canoni al Comune di Canale Monterano per le terre della Bandita che in realtà erano nella sua titolarità. Nei chiarimenti resi dalla Regione Lazio è specificato nel dettaglio il fulcro della questione riguardante l’intestazione dei terreni citati”.

In particolare nei chiarimenti, la Regione Lazio, sottolinea che “l’intestazione catastale deve essere fatta a favore di una “persona giuridica” quale ente gestore che nel caso di specie è rappresentata dall’Università Agraria, regolarmente costituita nel 1906, ai sensi di legge, proprio per la gestione delle terre di demanio civico e non ad una fantomatica e/o anonima “Comunità di abitanti di Canale Monterano”. Ed ancora i chiarimenti della Regione Lazio rilevano che “La dizione “Università Agraria di Canale Monterano per la popolazione di Canale Monterano”, è la più pertinente ed esatta per indicare la persona giuridica, titolata alla gestione, e la Comunità di Canale Monterano quale titolare dei diritti, in aderenza ad altre dizioni disposte da questa Direzione”.

“Nell’apprendere che il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus con sede a Cagliari ha presentato ricorso al Commissario per gli Usi Civici di Lazio, Umbria e Toscana e al Presidente della Regione Lazio – dice ancora Stefani – siamo fiduciosi che l’esito confermerà la correttezza e l’assoluta legittimità delle procedure adottate per porre fine ad una secolare questione che ha interessato il Comune di Canale Monterano da un lato e l’Università Agraria di Canale Monterano dall’altro, mantenendo e preservando in toto, sulle aree interessate, i diritti di uso civico a favore della collettività. Se, come più volte ribadito, qualche imperfezione è presente negli atti – conclude Stefani – siamo sempre grati a chi ce lo farà notare e pronti a trovare la giusta soluzione e correzione”.

 

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