Violenta esplosione ieri notte intorno alle 4 in via dell’Immacolata, in una cabina elettrica del Palazzo di Giustizia che è rimasta danneggiata insieme alle auto parcheggiate lungo la strada ed ai serramenti di alcune abitazioni. Considerata l’ora non ci sono stati feriti. Polizia Scientifica, Carabinieri e Vigili del Fuoco hanno lavorato per tutta la notte e il mattino per accertare le cause, mentre la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta.
Da parte degli inquirenti vige il massimo riserbo ma si avanzano le prime ipotesi. Di sicuro si è trattato di un ordigno rudimentale, un tubo all’interno del quale è stata posizionato della polvere pirica, quella usata per confezionare i “botti” di capodanno.
Sul posto, come detto, Polizia, Carabinieri e operai dell’Enel che hanno lavorato per mettere in sicurezza la zona. “Stiamo facendo i nostri accertamenti – ha dichiarato a Trc il dirigente del Commissariato Lucchesi, invitando a non fare allarmismi – stiamo facendo i nostri accertamenti – dichiara il dirigente del Commissariato Giovanni Lucchesi – non sappiamo se la natura sia dolosa o meno, dobbiamo fare i nostri rilievi. C’è stata una forte esplosione, verso le 4. Un’ora prima del boato è passata una nostra macchina. Mi sono meravigliato di vedere così aperta questa zona, l’accesso è libero, quando invece dovrebbe essere chiuso con un cancello, ed è nascosto da un muro. Non possiamo creare allarmismi in città”.
Le verifiche in corso hanno riguardato anche il Tribunale, dove è stato controllato il calendario delle udienze in programma la successiva mattinata.
Ma al momento non sembra siano emersi particolari rilevanti che facciano intendere che l’atto possa essere una intimidazione nei confronti dell’istituzione giudiziaria. Le indagini della Procura vanno avanti e sono attese novità nei prossimi giorni.

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