Ne ha dato l’annuncio il direttore generale Giuseppe Quintavalle questa mattina alla riunione che si è svolta presso la fondazione Carivic con tutti gli interlocutori interessati (Città Metropolitana, il consigliere regionale Gino de Paois, il presidente della Cariciv, avvocato Cacciaglia, il comune di Civitavecchia nella persona del vicesindaco Lucernoni, il sindaco di Allumiere Pasquini e l’associazione Adamo).

l’Hospice  oncologico metterà a disposizione dal 21 febbraio 10 posti residenziali e successivamente 40 domiciliari, per le cure palliative.

Si stanno limando gli ultimi dettagli proprio in questi gironi e il 21 febbraio si inaugurerà questa nuova importante realtà.

L’importanza dell’Hospice oncologico è stata già ampiamente discussa in questi ultimi mesi, e la valenza di un progetto che darà un sostegno importante nel territorio, ai malati terminali, è notevole.

L’Hospice è una struttura residenziale per l’erogazione delle cure palliative, integrata ed interfacciata con il trattamento a domicilio e rivolta prioritariamente ai pazienti in fase terminale che necessitano di assistenza medica ed infermieristica specifica di entità tale da non poter essere erogata temporaneamente e/o stabilmente a domicilio.

Le Cure Palliative  sono un approccio di cura che migliora la qualità di vita dei pazienti attraverso la prevenzione e il controllo della sofferenza, in presenza di una precoce identificazione e un’impeccabile valutazione e trattamento del dolore e degli altri sintomi fisici, psicosociali e spirituali. Affrontare la fine della vita, controllando il dolore e gli altri sintomi fastidiosi, fornendo  un sostegno attivo e attento, garantendo un sistema delle cure, sono i principi fondamentali su cui si basano le cure palliative.

Il paziente e i loro familiari sono il “progetto assistenziale condiviso in équipe”, la terapia e il supporto relazionale fanno parte dell’attenzione verso la “persona” piuttosto che verso gli aspetti diagnostico-curativi della malattia, tenendo in considerazione non solo i bisogni clinici, ma anche quelli emozionali, psicologici e spirituali sia del paziente che dei suoi familiari.

Gli obiettivi specifici dell’Hospice sono:

 1. individuare e farsi carico di problemi specifici, psicologici, sociali, spirituali, pratici, delle aspettative che i malati nutrono, di speranze e di paure;

2. preparare ed accompagnare i familiari alla fine della vita del congiunto, promuovendo l’autodeterminazione;

3. accompagnare il malato al fine vita nel rispetto della dignità umana e della persona;

4. garantire servizi di intrattenimento per “distrarre” pazienti coscienti e familiari durante il periodo di degenza;

5. garantire un ambiente accogliente e funzionale che offra l’idea di “come stare a casa”;

6. garantire la corretta gestione del dolore.

E’ da ricordare che la struttura che ospiterà l’Hospice è in comodato d’uso gratuito da parte di Città Metropolitana)

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