Un mese di silenzi. Ora saltano fuori le prime verità: la Raggi che si prepara a scaricarci addosso i rifiuti di Roma, mentre Antonio continua a mandare bacini e sorrisi Virginia.

“Il sindaco deve fermare subito i container diretti in porto e iniziate a dire di NO alla Raggi. Deve dire NO alla Raggi, mettere nero su bianco e respingere i piani della città Metropolitana dichiarando indisponibili i 180 mila metri cubi della Mad. Deve dire NO alla Raggi sulla nuova discarica in zona industriale.
A questo punto la città ha il diritto di vederci chiaro, oltretutto perché a palazzo del Pincio in tanti sono a caccia di una candidatura alla Camera e il tema rifiuti “rende”. Un mese fa con Tidei denunciavamo quanto in realtà stava già accadendo.
Arrivano dopo un mese di silenzi le tardive ammissioni di Manuedda guarda caso nel bel mezzo delle liti del dopo elezioni. Manuedda ammette ma il Sindaco tace.
Fino a ieri hanno entrambi fatto finta di niente chiudendo gli occhi sui 1000 camion che trasportano container di rifiuti in porto con destinazione finale Portogallo. Solo oggi, l’assessore ammette i traffici portuali passati sotto silenzio e ammette anche che c’è un progetto per 60 mila tonnellate da scaricare ogni anno in zona industriale all’esame della città Metropolitana. Come ha pubblicamente ammesso che c’è spazio per 180 mila tonnellate nella discarica della Mad che lui non usa e che la Raggi ha indicato come potenziale sito.
La nascita di un polo europeo di rifiuti trattati come combustibile all’ombra delle centrali ora paventata è un’ipotesi sinistra che ricorda il progetto di un quarto gruppo Enel a cdr. Visto che adesso secondo loro (e l’Arpa) l’aria è pulita…”.

Lo ha comunicato Fabio Angeloni.

 

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