Macchina fotografica

Hanno preso il via nelle due sedi dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, le iniziative legate all’Edizione 2017 del Festival “Street art @ Cerveteri”: un mese di incontri, conferenze e corsi nelle Scuole Superiori di Ladispoli e Cerveteri che precederanno l’apertura ufficiale della manifestazione, il 24 novembre.
Progetto a carattere internazionale, multidisciplinare e interattivo, il Festival diretto da Martin Clausen è organizzato dall’Associazione “Vera Stasi”, con il supporto del Goethe Institut Italia e del Comune di Cerveteri.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sul tema della creatività e dei molteplici linguaggi espressivi del mondo contemporaneo. Il focus è quindi sulla nuova figura dell’artista e sul valore profondo dell’arte come strumento educativo e comunicativo trasversale a tutte le discipline: una vera e propria “pedagogia della creatività” finalizzata ad allargare l’orizzonte delle conoscenze e delle competenze, puntando sugli aspetti emotivi e relazionali dell’apprendimento.
Nell’ambito del Progetto, l’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” parteciperà ad un corso-laboratorio fotografico dal titolo “Paesaggi dell’inclusione”.
“Gli obiettivi finali – si legge in una nota dell’Istituto di via Yvon De Begnac – sono legati al proposito di affrontare in modo creativo e innovativo il tema dell’integrazione, attraverso l’apprendimento delle tecniche basilari della fotografia e della ritrattistica, con particolare riferimento all’uso dei nuovi linguaggi informatici e multimediali”. Ma le attività previste a partire dal 25 ottobre fino al 24 novembre forniranno anche e soprattutto l’occasione per lavorare in gruppo e riflettere sul tema dell’inclusione. Il corso sarà tenuto dalla docente Eva Tomei.

Nata a Roma nel 1976, diplomata presso la Scuola Romana di Fotografia e presso l’Istituto “Roberto Rossellini”, Eva Tomei (http://www.evatomei.it/)  inizia la sua attività nel mondo della cooperazione internazionale, ma decide presto di dedicarsi alla fotografia “per continuare a raccontare un altrove e con il desiderio di dar voce ad una visione della vita. Nel percorso di studi – racconta – affinai la mia scelta: approfondii la mia visione, la coerenza del racconto, il desiderio di  creare e raccontare atmosfere, di rappresentare l’ambiente come simbolo di un luogo interiore. Ho scoperto la fotografia come strumento conoscitivo di sé e del mondo: in una parola come strumento per narrare più che documentare, la propria visione del mondo. La fotografia è il mezzo che ho scelto per narrare quell’intreccio che è la relazione tra il proprio mondo interiore e quello esterno”.
Dal 2008 Eva Tomei collabora con l’Associazione Culturale ‘Camera 21’. Nel 2010 ha fondato, insieme alla fotografa Simona Filippini, l’omonima cooperativa, che svolge la sua attività fotografica e artistica soprattutto sui temi dell’immigrazione e della rappresentazione delle donne. Molti i progetti realizzati: “Il corpo è mio e lo fotografo io”, “Diario di un corpo fragile”, “25”, “Una Montagna nello Spazio Boario”, “Dalla Parte di Marcel”.
Al termine del corso che si svolgerà nella Sede centrale dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” e all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, gli studenti realizzeranno una gigantografia con i ritratti scattati durante le lezioni. I materiali saranno esposti nei corridoi delle scuole. Tutta la documentazione fotografica prodotta sarà presentata, inoltre, nel corso dell’evento finale che avrà luogo presso il palazzo Ruspoli di Cerveteri il 30 novembre.
In quella stessa giornata nella Sede dell’Alberghiero di via Federici, si svolgerà la manifestazione dedicata allo street- food.

 

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