Il discorso integrale del presidente Mauro Mazzola, tenuto in occasione dell’incontro svoltosi in data odierna, presso la sala conferenze di Palazzo Gentili.

“E’ un momento evidentemente difficile per tutti: per gli enti locali, per le associazioni datoriali e sindacali, per le imprese, per i diritti dei lavoratori e per chi un lavoro non ce l’ha.
E’ una fase di transizione senza precedenti che tocca fortemente ogni ambito della sfera familiare, civile, sociale, politica, economica e produttiva.
Dopo questo primo semestre trascorso alla presidenza dell’Ente, la voglia di mettere in campo energie e progetti è tanta. Le risorse poche o nulle!
Dallo scorso mese di maggio sono a capo di un ente di fatto in smobilitazione, teoricamente…. ma non nella pratica!
In cassa pochi euro: la precedente amministrazione, oltre a conservare fino ad aprile i privilegi dei tempi migliori, in termini di costi della politica, aveva concentrato i pagamenti del 2014 nei primi mesi del 2015, per un importo pari a 3,5 milioni, rispettando il patto per l’anno precedente ma compromettendo quello dell’anno in corso.
Rispetto ai 15 mln di debiti in conto investimenti che la Regione Lazio ha nei nostri confronti, non ci sono stati accreditati che pochi spiccioli.
Abbiamo ereditato un bilancio tutto da rifare, in relazione a tagli erariali per circa 12 mln, tali da azzerare l’entrata principale e cioè la Rc auto, versata all’agenzia delle entrate e che rimane pertanto nelle casse dello stato.
Per non parlare del sofferente patrimonio viario.
Stiamo mettendo in campo progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria, per il rifacimento delle pavimentazioni stradali.
Per il 2015, possiamo contare su 1,2 mln di euro sul bilancio e su 2,2 mln di assestamento. Oltre a 3,4 mln, per il 2016, da finanziare con devoluzione dei mutui che poi abbiamo scoperto mai accesi. Bisognava quindi attivarli!
Risorse pari ad euro 300.000 sono invece destinati alle operazioni che dovessero eventualmente rendersi necessarie,  in caso di neve e ghiaccio.
Le aziende coinvolte negli interventi sul sistema viario sono circa una cinquantina, con investimenti che alimentano un indotto, che ci auguriamo possa generare posti di lavoro, vantaggi nel comparto terziario, rappresentando una vera e propria riserva di ossigeno per l’economia locale.
Vogliamo dare lavoro ma non facili guadagni.
I guadagni facili appartengono alla mala politica.
Intendiamo assicurare opportunità di lavoro, con ovvi vantaggi per gli stessi lavoratori e per le aziende.
Le cronache nazionali, sulla pagina di Roma, dovrebbero insegnare..!
La manutenzione delle strade ci tiene costantemente impegnati, in prima linea, sempre pronti a fare del nostro meglio, nonostante le esigue risorse a disposizione.
Niente ci ha messo paura: abbiamo riscaldato i motori ed oggi siamo pronti a partire!
I sindaci ci hanno spronato a fare e noi chiediamo oggi a loro di essere le sentinelle per una esecuzione puntuale dei lavori.
Li ringraziamo per la pazienza dimostrata finora e per quella che avranno, pazienza nei confronti di un nuovo modo di lavorare, unitamente alla consapevolezza che l’amministrazione provinciale non cesserà di tenere alta la guardia!
Anche sul fronte dell’edilizia scolastica, la situazione è assai complessa e non certo soddisfacente. Stiamo cercando di dare risposte tempestive alle problematiche delle scuole che cerchiamo di supportare per quanto possibile. All’inizio dell’anno scolastico sono stati acquistati arredi, in particolare banchi e sedie per quegli istituti che hanno registrato un incremento delle iscrizioni. Abbiamo provveduto con urgenza e non senza difficoltà, ma siamo riusciti a coprire tutte le necessità. Siamo riusciti, altresì, a reperire alcune risorse finanziarie, con operazioni di bilancio molto significative.
Già con il preventivo 2015 riusciamo a garantire le spese di funzionamento per gasolio e riparazione, per 800.000 euro.
Abbiamo messo in campo risorse per investimenti da realizzarsi nel 2016 quali, ad esempio, l’installazione di un ascensore presso l’Istituto tecnico commerciale “Paolo Savi”.
Parliamo di 1.000.000 di euro destinati alle scuole, con almeno 25/30 imprese che si aggiudicheranno gli appalti per i lavori necessari e quindi ancora linfa per i servizi pubblici, per le aziende e per i lavoratori.
A seguito della recente protesta degli studenti, ho appreso con stupore che gli stessi si autotassavano per disporre di una sede dove poter riunirsi in assemblea.
Una vera e propria assurdità!
Mi sono incontrato con gli studenti, ho ascoltato il loro punto di vista, ho dialogato con loro e messo a disposizione la sala conferenze di palazzo Gentili.
Il mio obiettivo è quello di avere con i ragazzi un filo diretto, attraverso un tavolo permanente che permetta un confronto serio ed intelligente, che possa agevolare i ragazzi nella comprensione di un sistema in cui le istituzioni locali marciano al loro fianco.
I giovani devono sapere di poter contare sulle istituzioni, devono tornare ad avere fiducia in un sistema che troppo spesso non ha mancato di deludere. Devono credere che c’è qualcuno che li ascolta con attenzione, qualcuno che all’occorrenza può raccogliere le loro istanze. Devono sapere che non sono lasciati soli a combattere per le cose in cui credono. Devono poter credere che le cose possono e devono cambiare. Devono capire che tutto può essere migliorato, che gli errori del passato possono gradualmente ed opportunamente essere corretti. Devono capire che si richiede un atteggiamento serio e responsabile nelle scelte, per il bene comune! Devono comprendere che l’arte del governo deve poter cambiare.
E per rimanere in tema, vorrei sottolineare come, con un’attenta operazione di riduzione della spesa improduttiva, abbiamo azzerato i cosiddetti costi della politica, così come stabilito dalla normativa, per 1,2 mln, prima previsti per le indennità di presidente, assessori, consiglieri, segreterie particolari, ufficio stampa e spese di rappresentanza.
Dico questo anche per rispondere a taluni che, soltanto per polemizzare, parlano incautamente di rimborsi spese, ignorando che il vento soffia ormai in un’altra direzione!
La mia e quella dei consiglieri è un’esperienza svolta a titolo gratuito e che porterò e porteremo a compimento, fino in fondo.
Capisco che chiedendo più impegno e serietà nel lavoro io possa dar fastidio a qualcuno,  e che alcuni, abituati diversamente, facciano fatica a mettersi in riga.
Ma questo non mi ferma e non ci ferma!
Andiamo avanti lo stesso, senza esitare e con più convinzione di prima.
Il personale dell’ente è in forte contrazione ed evidentemente preoccupato sotto la pesante scure della mobilità.
In questo contesto è sempre attenzionata la questione dei precari della provincia, situazione generata dalla precedente amministrazione.
Ho cercato e continuo a cercare soluzioni che possano consentire, nel rispetto delle norme, il rientro dei lavoratori.
Grazie all’impegno profuso dai consiglieri regionali e dai deputati del nostro territorio, sono stati presentati emendamenti tesi a chiarire la questione delle deleghe attribuite all’ente, che ha significato anche salvaguardare molti posti di lavoro e recuperare fondi regionali.
Deleghe assegnate nell’ambito di una riforma che poteva essere più attenta alla realtà della province.
Tanti tagli ma, nelle funzioni delegate, manca il personale!
Non sono state tenute in considerazione, in alcun modo, le priorità e le necessità tese a garantire l’erogazione dei servizi; mancava, ad esempio, un dirigente ingegnere.
Ma anche in questo si prosegue NO STOP, pur se spiace constatare che si continui a vedere ancora nella politica, molte volte, solo il clientelismo!
Avanti si va…..
Siamo passati da 355 unità in servizio, nel 2014, ad una nuova dotazione organica di 187 unità.
Il settore tecnico è risultato decimato dal pensionamento attuato in massa dai dipendenti in possesso dei requisiti della cosiddetta pre-Fornero.
Insieme ai consiglieri, ai dirigenti ed al segretario generale abbiamo cercato di ricostruire un clima di serenità tra il personale e di restituire un minimo di motivazione a coloro i quali sono rimasti in servizio e con molti ci siamo riusciti.
La maggioranza dei dipendenti ha immediatamente capito la trasformazione in atto, altri, fortunatamente pochi, no.
Il cambiamento, in tutti gli ambiti, spaventa un pò! E’ fisiologico!
Sono cambiate le regole ed è cambiato il fatto che le regole vanno rispettate!
Tra le priorità dell’Ente – destinato a diventare ente di area vasta, di programmazione e coordinamento ai Comuni – la razionalizzazione della macchina amministrativa, con l’eliminazione delle sacche di spreco e con l’utilizzo più oculato del personale.
Stiamo cercando di lavorare sulle priorità, non solo sulle urgenze.
Ma è importante il sostegno di ognuno di voi!
La provincia deve abbracciare, in una sinergia produttiva, tutti gli interlocutori locali.
In uno spirito di coesione sociale, ognuno di noi è chiamato a superare divisioni ed individualismi per far funzionare la macchina ed assicurare una puntuale e soddisfacente erogazione dei servizi. Meno teoria e più pratica. Occorre fare, far bene e fare presto.
Non mi piace quella politica viterbese attuata a forza di uscite sensazionali e polemiche sui giornali.
Io voglio parlare con la gente, guardarla negli occhi.
Tramite il lavoro egregio dei giornalisti locali, voglio dare le informazioni, voglio aggiornare puntualmente la cittadinanza sullo stato dell’arte dei lavori.
Tante sono le opere e le azioni di cui avrebbe bisogno il territorio, tanti i progetti da realizzare, per far fronte alla crisi, come la realizzazione della trasversale, opera per la quale serve: velocizzare, risparmiare e soprattutto … realizzare! Ma per far ciò serve una comunità coesa.
Stiamo ancora pagando il prezzo derivante dalle precedenti operazioni di mala gestione e dissipazione delle risorse pubbliche, in tempi di vacche grasse.
Si rende ora necessario un uso trasparente e sobrio delle risorse pubbliche, un concreto e realistico programma di razionalizzazione, che sto portando avanti con tutti i consiglieri, i dirigenti ed il segretario generale.
Perché ciò avvenga è probabile e prevedibile che vengano prese decisioni difficili, ancorché  impopolari.
Decisioni assunte nella responsabilità e nella convinzione della bontà di un operato che mira a razionalizzare, facendo scelte utili al bene comune, senza penalizzare in alcun modo i cittadini e le aziende.
Voglio rassicurare tutti che porterò fino in fondo il mio mandato, facendo appello al senso di responsabilità mio e a quello di tutti i sindaci della Tuscia.
In un momento di anti-politica, stiamo dimostrando DIVERSITA’, dando prova  di lavorare con il territorio e per il territorio. Non mi stancherò mai di ripeterlo!
Un pensiero va, infine, a quei lavoratori che si sono congedati quest’anno dal mondo del lavoro e che raccolgono ora i frutti maturati a seguito di tanti anni di servizio.
A loro le più sincere congratulazioni per il traguardo raggiunto ed un ringraziamento per l’attività lavorativa prestata con dedizione e professionalità.
Ringrazio l’assemblea dei sindaci, i consiglieri, i dirigenti, il personale tutto, le aziende, i cittadini.
Vorrei lavorare insieme a voi e con voi, vorrei collaborare e cooperare in un intervento simultaneo sostenuto dalla passione, dalla competenza e dalla concretezza, per potenziare l’efficacia degli interventi a favore del territorio e della cittadinanza.
E con questo auspicio, fuori da ogni convenzione, auguro a tutti voi ed alle vostre famiglie un Natale in grado di regalare momenti di gioia e serenità …ed un prospero anno nuovo, che sappia restituire ad ognuno di noi quello che veramente conta!”.

 

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