Inquinamento acustico, parliamone

Sempre più le nazioni stanno prendendo coscienza, almeno sembra ci provino, in merito  problemi relativi alle varie forme d’inquinamento. A Parigi il summit Onu vede la presenza di esperti di ogni parte del mondo, rilevando in proposito emissioni record. “Nel 2015 aumenta la temperatura della superficie terrestre. All’appuntamento, che si svolge dal 30 novembre all’11 dicembre, prendono parte i principali leader del Pianeta, a partire da Barack Obama e Xi Jinping, alla guida delle due Nazioni, Usa e Cina, in testa alla speciale classifica dei Paesi produttori di gas serra”. Certo non sarà facile convincere i così detti  paesi emergenti, a ridurre le loro emissioni in atmosfera, che con buona certezza, contesteranno a quelli ormai “civilizzati”, di aver in precedenza già fatto la loro parte nel contribuire ad inquinare il mondo ed in sostanza di aver già fatto i propri comodi, volendolo di fatto impedire oggi, ad altri paesi. Il globo gira sull’economia, sulle banche e sulle grandi multinazionali, inutile nasconderci dietro una pagliuzza di fieno e difficilmente certe realtà, riusciranno a pensare al mondo di domani, all’eco sostenibilità ed a quello che lasceranno in eredità a figli e nipoti, nonché al famoso punto di non ritorno, per il quale il pianeta potrebbe non riuscire a mantenere il ritmo per rigenerare le proprie risorse e la propria salubrità, che purtroppo, nessuno credo sappia dirci, se quel momento sia già arrivato. Come pure le eco-mafie, vedi ad esempio la “terra dei fuochi”, occultamento nel terreno di rifiuti di ogni genere, pericolosissimi scarti industriali, compresi anche quelli radioattivi.

inquinamento acustico 02 soglie

Varie sono le forme d’inquinamento: aria, terra, corsi di acqua, laghi e fiumi, mari, ma anche quello acustico, non è certamente da sottovalutare. Molte sono le leggi, che non sto qui ad elencare, che anche in Italia, dovrebbero cautelarci da tutte queste forme di inquinamento, salvaguardando la specie umana, gli animali ed ogni forma di vita, da ogni genere di malattia, o dalla perdita della stessa vita. Non sono un medico, ma è facile capire che le malattie possono essere molto diverse tra loro, sia per forma che per gravità; ma mi si corregga se sto errando, due sicuramente sono le forme: malattia fisica e psichica, che sempre se non sbaglio, possono molto spesso avere una correlazione tra loro, comportando in questo caso per il soggetto colpito, un sicuro cocktail micidiale. In proposito all’inquinamento acustico, già da tempo, avevo sollevato il problema anche sui social network, soprattutto relativamente al rumore dei veicoli in transito sul tratto autostradale della Roma/Civitavecchia, che costeggia la parte alta del centro abitato cittadino.

barriere antirumore

Ormai da tempo la città ha subito una notevole espansione urbanistica e conseguentemente demografica nelle sue periferie, quindi proprio lungo il tratto autostradale preso in esame e, specie nel periodo estivo, quando per il caldo le finestre rimangono aperte ed il traffico aumenta a dismisura, anche per la presenza dei grandi traffici portuali, il problema si acuisce esponenzialmente. C’è da osservare inoltre, il rumore emanato dai motori dei numerosissimi mezzi pesanti in transito, che oltretutto, buona parte di questi, è munito di celle frigorifere, che a sua volta, sono alimentate da rumorosissimi motori autonomi rispetto a quelli di trazione del mezzo, tutto per la “gioia” delle migliaia di residenti, che dalla zona di Boccelle, sino a quella di San Liborio, vengono disturbati giornalmente e soprattutto nelle ore del riposo ed in quelle notturne, nelle quali la soglia del rumore di fondo è ancora più bassa e quindi molto più percepibile quella data dai motori degli veicoli, disturbando il sonno ed il tutto ripercuotendosi sul sistema neuro-vegetativo di molte persone, con le conseguenze facilmente immaginabili e che probabilmente un medico specialista, saprebbe descrivere molto meglio di me. Ma, a tutto c’è un rimedio. In questo caso, quale? Beh…lo avevo proposto anche sul social e segnalato parecchi anni a chi di dovere: basterebbe installare apposite barriere antirumore, o per meglio dire, fonoassorbenti, come viene normalmente fatto, in moltissime strade ad alta  percorrenza che si snodano in adiacenza a zone abitate, come ad esempio sulla stessa autostrada, nel tratto che affianca la vicina Santa Marinella, o in parecchie zone del GRA di Roma.

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Una soluzione semplice e credo neanche così dispendiosa, visto anche i lavori in itinere per il prolungamento dello stesso tratto autostradale e che in alcuni punti, potrebbe essere realizzata anche con delle apposite vegetazioni, belle alla visione e che oltretutto restituirebbero anche un po’ d’ossigeno, a fronte dei gas di scarico dell’immensa mole dei veicoli che giornalmente vi transitano. Con l’occasione credo sarebbe opportuno, procedere ad appositi rilevamenti tecnici, finalizzate alla misurazione dei decibel da parte dell’organo competente, che dovrebbe essere l’ARPA Lazio e che dovrebbero essere effettuate, proprio nei periodi e negli orari, sopra indicati, verificando l’eventuale sforamento dei limiti, secondo quanto previsto dal regolamento specifico, che se ricordo bene, prevede le zonizzazioni della nostra città.